a guisa d'immensa e silente distesa
e parte di sontuose,slanciate cime
ove la sinistra ombra divien scoscesa,
affonda nella conca e già m'opprime
lo zefiro sbuffa,increspa il manto
le onde si inseguon su'bruni legni
ch'orientan l'uman cammin affranto
come da incerti ma crucial disegni
simil sarà la lucente acqua infame
a'pensieri nell'irto terren momento
percorso da affilate e rosse lame
come pur dall'aspre vette il lamento
a foggia di perverso,infernal castigo
disegna il certo e immortal avvento