poesia dell' oltre, dell' occhio e della mente rivolta all' infinito...Il mondo un isola, e forse anche piccola, ed è vero...dobbiamo sforzarci, cercare di non identificarci solo con quello che vediamo e tocchiamo...bella davvero
ti abbraccio ax
grazie Arturo, mi piace la tua suddivisione iniziale...
Un abbraccio
Ax
c'è una sola dimensione dove il tempo non esiste ed è l'eternità...ma qui all'eternità del tempo non corrisponde l'infinito dello spazio, che annaspa come se fosse infinitamente piccolo ,smarrito nell'immensità e in cerca d'appiglio...ed è questa la differenza tra polline e miele. Voglio dire che solo dall'incontro tra finito ed infinito col piccolo e l'immenso ciò che è in potenza può diventare.
Manca un termine ...e quello cerchi volgendo in silenzio gli occhi al rovo ed oltre esso.
Forse è l'immenso che che vorresti ricreare quando di notte offri gli spicchi d'azzurro tagliati al cielo...di notte i confini delle cose sono indefiniti e indefinibili...così il mondo può ridursi a un'isola e viceversa.
e il silenzio può diventare musica scegliendo opportunamente le parole secondo un rituale magico, credo.
il canto si espande in orizzontale e verso l'alto, mentre il controcanto va nella profonità del mare...le carene "offrono il ventre all'abisso"...così l'immenso è ricreato.
la trovo bellissima e molto intensa.
ti abbraccio
eos
mi piacciono le tue ricostruzioni "atomiche" dei sensi profondi che intravvedi nelle mie parole e sei sempre molto acuta e componi un bell'amalgama logico e profondo di quello che vedi.
Non posso che esserne gratificato in toto.
Un abbraccio
Ax
Bellissima!!!!!Parole,parole che sono musica e imprimono nell'anima un senso di pace e di serenità.
Come fai ad essere così bravo???
come in illusioni di Bach.....la realtà esiste solo in quanto noi la pensiamo tale. bellissima, come sempre
lieto del tuo passaggio qui, grazie per le tue parole!
Un abbraccio
Ax
Fantastico, l'amico Don Shimoda... un caposaldo dello spirito più vero...
e più umano...
Un abbraccio e grazie!
Ax
mi pice l'immagine di affettare il cielo...
e il finale mi conquista.
bravo come sempre, ciao Ax
Andrea.
Tu sai già,Ax, che non analizzo ituoi versi ma raccolgo le emozioni che mi regali a piene mani con le immagini che crei con le stupende metafore e con la tua immensa sensibilità e bravura nel comporre meraviglie...
Mi piace tantissimo la seconda strofa e l'originale chiusa ed anche il riferimento all'abisso nel controcanto.
A questo punto devo dirti che anche la prima strofa è superba nelle sue immagini e quindi, in parole povere, è tutta che mi piace e che apprezzo tanto.
Non sorridere di questo mio commento strampalato come esposizione, ma ho scritto come se ti stessi parlando....così alla buona, senza artifici....
Buon Weekend e un abbraccio,
ela
e apprezzo tantissimo questa lettura che "sento" verace e sentita!
Ti ringrazio tantissimo, cara Helan!
Un abbraccio e buona serata!
Ax
carene sommerse mi ha rimandato alla tragedia recente, carni bianche barocche all'occidentalismo che sta languendo. che titolo azzeccato, tra l'altro, rich.
Sì, carissima, nell'ambiguità voluta di quell'immagine c'è l'impressione di vulnerabilità la cui immagine può essere perfettamente quella che citi, c'è anche però un contraltare sensuale che cambia il contesto delle parole...
Grazie per le tue ricercate considerazioni.
Buon week end!
Ax