PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/03/2012
Mi decido alfin ed esco e mi incammino
è già un po' tardi forse dorme già
forse c' è un'ombra che prova a forzar
la porta per entrare a disturbare i sogni suoi
affretto il passo ma se fosse ancor sveglia
che le dico sai avevo da fare un po' impegnato
vergogna m'assale ma via sicuramente
troverò parole adatte e persuasive

piano piano entro e osservo nella stanza
le cose al loro posto e un sorriso distender
fa il mio volto tu sei già sul letto a pancia in giù
ti osservo il viso hai occhi sereni
soltanto un sopracciglio pare ancor minaccioso
un bel cipiglio ma il respiro è buono profumato
ti scorro tutta dalla testa ai piedi
mi fermo un attimo a contemplar lo tuo culetto
poi proseguo immantinente non fia mai
che mi frulli per la testa chissà che

ma via alla mia età soltanto il contemplar
mi è d'orgoglio e mi siedo tranquillo
faccio in tempo a beccar solita ombra
che tenta di rimestar i sogni tuoi
poi ti vedo far un movimento
sei sul letto a squadra e braccia tese
mi cerchi ed io oh languor mi prende
mi accosto e ti stringo fra le braccia
tu mi senti e sorridi sì sorridi
allor pian piano ti rimetto giù distesa
ti copro ti accarezzo la fronte poi i capelli
il naso la tua bocca ti cullo
ti parlo e mai ti lascerò oh cara
rimango accanto finché il tuo respir s' acqueta


oh notte non ti fermar mai più
prolunga orsù le ore io qui rimango
a contemplar un sì prezioso bene.

(a.d.g.d.S. 2012)
  • Attualmente 4.33333/5 meriti.
4,3/5 meriti (3 voti)

"sei sul letto a squadra e braccia tese"...e dal momento che"la geometria non è reato",trovo questa immagine molto "golosa"...!

il 12/11/2017 alle 15:36