PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 19/03/2012
Dolce frugare d'acque
tra gli scogli del lago dormiente.
Sospiri di pini in verde rinascita
di primavera in sospirato ritorno
tra ombre vaganti dell'umano mondo.
Volanti garriti in memoria di lontane nebbie
e infiniti canti di ignoto venire dal rapito suono
che largo e lento si spande sulle spiaggie di pietre.

Sospesa in estasi momentanea d'una silente nascita
perla di bianco amaranto vibra aurora lontana.
Nubi d'ombra azzurra attendono l'orizzonte
che gabbiani scrutanti fendono liberi.
Ansimante vento tra le vie mute
grida mozzati versi di natura lontana.
Attende dal tempo che muore nel tempo
il mirante occhio del faro solo
il calare piano della notte sul mondo
con la luna d'argentee squame.
Tremano infreddoliti
pescatori di luce solare
in attesa del caldo meriggio.

Salici piangono
timide gemme.
Ombre di luce
scrutano fronde.
Dormienti visi
tra steli verdi.
Passano passanti ignari
con menti rapite in tristi parole.

AndreaG.
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Passano passanti ignari
con menti rapite in tristi parole.

A quando una umanità
che vada finalmente a rimirar le stelle...


Coraggio, Andrea,
prima o poi ci si arriverà......prima o poi.

cantorom.

il 19/03/2012 alle 22:33

Mi sa più poi che prima....
mah....
intanto un caro saluto egrazie del passaggio, sempre gradito.
Andrea.

il 20/03/2012 alle 16:42

Grazie, stai al caldo, ma ora che viene il sole la coperta non servirà...
grazie fabio, un caro saluto
Andrea.

il 20/03/2012 alle 16:43

inno alla primavera
alla rinascita
a un mondo nuovo..
vecchio purtroppo rimane l'uomo!
bella

nino

il 20/03/2012 alle 16:50

speriamo che l'uomo si rinnovi con esso...
grazie del passaggio sempre gradito, un saluto
Andrea.

il 20/03/2012 alle 17:03

IN questi versi usi l'impersonale, la tua visione diviene un tutt'uno con le immagini e le figure che ritrai, quasi una trafigurazione del se che diveta uno con lo sguardo attento ed indagatore del poeta. Un verso su titti mi ha catturato " attende dal tempo che muoia nel tempo, il mirante occhio del faro solo " notevole , prima di chiudere quasi frettolosamente sui passanti che si scambiano parole tristi con mentio rapite, quasi che l'umano diventi superfluo alla contemplazione stessa che tu, poeta compi in un dolce frugare...

il 16/02/2013 alle 13:52

Hai scelto il passaggio che pure io, rileggendo il testo dopo tempo apprezzo più su tutti... riguardo la chiusa frettolosa deve essere stata del tutto inconscia e non ragionata...ma d'altronde cosa è l'uomo innanzi alla natura...un granello di sabbia...ciao Sergio grazie del tuo pregiato commento, Andrea^^

il 17/02/2013 alle 16:56