Passano passanti ignari
con menti rapite in tristi parole.
A quando una umanità
che vada finalmente a rimirar le stelle...
Coraggio, Andrea,
prima o poi ci si arriverà......prima o poi.
cantorom.
Mi sa più poi che prima....
mah....
intanto un caro saluto egrazie del passaggio, sempre gradito.
Andrea.
Grazie, stai al caldo, ma ora che viene il sole la coperta non servirà...
grazie fabio, un caro saluto
Andrea.
inno alla primavera
alla rinascita
a un mondo nuovo..
vecchio purtroppo rimane l'uomo!
bella
nino
speriamo che l'uomo si rinnovi con esso...
grazie del passaggio sempre gradito, un saluto
Andrea.
IN questi versi usi l'impersonale, la tua visione diviene un tutt'uno con le immagini e le figure che ritrai, quasi una trafigurazione del se che diveta uno con lo sguardo attento ed indagatore del poeta. Un verso su titti mi ha catturato " attende dal tempo che muoia nel tempo, il mirante occhio del faro solo " notevole , prima di chiudere quasi frettolosamente sui passanti che si scambiano parole tristi con mentio rapite, quasi che l'umano diventi superfluo alla contemplazione stessa che tu, poeta compi in un dolce frugare...
Hai scelto il passaggio che pure io, rileggendo il testo dopo tempo apprezzo più su tutti... riguardo la chiusa frettolosa deve essere stata del tutto inconscia e non ragionata...ma d'altronde cosa è l'uomo innanzi alla natura...un granello di sabbia...ciao Sergio grazie del tuo pregiato commento, Andrea^^