PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 16/03/2012
Nove della sera:
la strada è libera
Per condurti fin la
a placar la voglia:
luminosa pace e
venti sigarette.

Quando sanguinavi
venivamo incontro,
tra grida e anatemi
ci nascondevamo
tra le scale buie
d'un vecchio garage

Ora tutto cambia:
tra cielo e la terra
i fuochi sospesi
ci bruciano dentro:
invecchiamo troppo,
concludiamo poco.

Quando i manganelli
si alzeranno ancora
dove andremo cara?
Voglio stare in pace,
però dove andremo
per esser reali?

Giriamo col petto
gonfio d'ottusità,
vivamo un giorno in più:
che ti devo dire?
Qualcuno è contento
delle paranoie.

Non mi son pentito,
per il mio peccato:
maestà per sempre
lordami di nero
colore di pece,
non voglio salvarmi!

Ora tutto è strano,
tra cielo e terra
i fuochi sospesi
ci bruciano dentro:
corriamo troppo,
scivoliamo male.

Quando Mulge verrà
per chiedere il prezzo
dove andremo cara?
Non voglio lottare,
però dove andremo
per esser reali?
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