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Pubblicata il 13/03/2012
La storia è un lungo nastro di sangue su cui marciamo da secoli.
I nostri piedi sono palle di cannone,
le nostre dita sono canne di fucile.

All'improvviso
c'è cresciuto un rivolo di petrolio dentro al cuore.
Serviva a farlo battere.

Quando vedemmo Tripoli smettere di bruciare,
e il sangue seccarsi al sole davanti alle moschee,
e il Porco finalmente stuprato dalla folla affamata,
ci si bagnarono le mutande.

Le arterie dell'Europa ritornavano a pulsare.

Poi piangemmo lacrime di inchiostro.
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Siamo europei per convenienza e quando ci sono gli interessi personali, le mutande dell'amico servono ad asciugare le finte lacrime.
Una b.notte,eclisse.

il 14/03/2012 alle 00:04