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Utente eliminato
Pubblicata il 13/03/2012
Che ne è di voi oggi un tempo in giorni ormai
passati graziose fanciulle in quell'ore avvolte
dal profumo dolce di una giovinezza qui lontana,
mezzo secolo circa o forse più fuggito credo.
Fuggito sì il tempo ma ancor presente la memoria
quel giorno ricordo sotto l’ombrellone azzurro
di una anema spiaggia romagnola mi diceste
vorremmo con te domani il sorgere
del sole nel primo mattino contemplare.
Venne il mattino e il sole là in fondo
in mezzo al mare dava il segno della
sua salita con raggi sfumati e luminosi: fresca
l’aria e la brezza salmastra da un profumo
dolce amaro già alitava e ci avvolgeva: ecco
una di voi spiccò qual novella Atalanta rapida
una corsa veloce all’improvviso e ancor vedo
quelle dorate chiome sollevate al vento
triste invece dell'altra mi parve quel sorriso
il perché di tale corsa non ho mai capito,
fuggir forse volevi per lasciar me e la sorella
soli? Ma nulla accade tra noi rimasti soli
silenzio vi fu solo silenzio, sguardi lontani eppur
noi così vicini che il sole nascente disturbava,
un silenzio che ancor oggi non ho ben inteso.
Vinse di certo una acerba timidezza allora!
Quali dunque mi domando in quel momento
i nostri pensieri gli inespressi sentimenti
o i desideri rimasti nostri ma tra noi ignoti?
Finì così nel mattin che principiava: tre ombre
poi sole e lontane sulla spiaggia ferma ciascuna
con i suoi pensieri fermi dal verso d'un gabbiano
invano ...invano... invano... invano... ridestati.
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