PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 21/10/2002
1 - LAUS VITAE


Fermati ed ascolta. È l'ora squisita
Senti gli astri riprendere vita
Al suono delle imperiture ruote
Guarda Arturo che galleggia, e Boote

Ieri sono entrato in un bar infame
E ho ordinato di che placar la fame
Bionda e burrosa, entrò la cameriera
"Hey, tesoro!" mi disse. "Buonasera!"
Feci io. Ed ordinai un tramezzino
Venne con due banane sul piattino
"Un panino, invero" dissi cortese
"Se le garba, con molta maionese"
Lei tornò sorridendo e strane mosse
Facendo con la bocca, e poi mi cosse
Una pizzetta. Me la portò lesta
Poi alzò il culo e mi scoreggiò in testa

Fermati e senti la marea degli astri
Decretare le fortune e i disastri
E la Luna che sta sì inutilmente
Sola lassù in cielo, in cielo a far niente

Allora mi portò le due banane
E vi scoreggiò, levate le sottane
Io sentii d'amarla come nessuna
E le dissi "Sarai tu la mia luna"
La pagai, e le mi riportò il resto
E pur la maionese insieme a questo
La presi e gliela spalmai sopra il culo
E lei fece un peto degno di un mulo.
Fuor pioveva. Le infilai le galosce
E tutto il giorno le baciai le cosce

Fermati. Senti fremere le stelle
Che sul mare si rimirano belle
Come mai cosa alcuna. E senti, guata,
La voce d'una chitarra scordata



2 - CONTRAPPUNTO

La domenica, allora che di sette
Infami giorni rechiamo le sfighe
Scriviam pazienti queste poche righe.
Chi c'è rimasto? e chi mai resistette?

Ho pure provato ed entrare in un bosco.
Vidi un cinghiale sommamente brutto
Il cinghiale zufolò, e ciò fu tutto.
Chi ci rischiarerà il dì sì fosco?

Allora s'alza di solito uno
Dalla platea col ritratto del Duce,
Ed urla qualcosa, e poi se ne bea

Allor di solito spegne la luce
Un guasto e tutto tace nell'oscuro.
E quando mai noi vedremo un futuro?



3 - LAUDE DEL VENTO

Come disse il gran poeta
"vento brutto, che, ti quieta?"
Quando un scemo in assemblea
Tira fuori qualche idea
Dando aria fresca ai denti
Con parole inconcludenti
Poi peccato sian costor
Che diventano scrittor
E li vedi vecchi e obesi
Fra i canal Tv contesi
E le genti, cosa credi
Che non caschin ai lor piedi?

Oh buon vento di Zefìro
Bello e blu come zaffiro
Oh gran vento di Borea
Che raggeli ogni mia idea
Oh voi figli tutti quanti
Del buon Eolo e voi, galanti
Brezze di marina o terra
Deh, cessate questa guerra!

Ma peccato siano questi
Che diventano gli onesti
'mperatori e presidenti
Sempre lieti e sorridenti
Tante dicon di parole
Coi capelli come aiuole
E coi denti sì sbiancati
Poi quando hanno assicurati
Tutti della lor natura
Ecco vanno all'avventura
E s'ei tocca di cadere
Chi lo prende nel sedere?

Oh buon vento di Zefiro...



4 - LAUS MORTIS

Ci si risveglia col cerchio alla testa.
Che è questo balsamo e questo sapone?
Un gran brutto pensiero si ridesta

Oh! Basta. Siamo giunti a conclusione
Che non vi sta rimedio a questo mondo.
Sprofondar, piuttosto, giù nel burrone!

Chi ci misurerà quanto è profondo
Se abbiamo distrutto l'ultimo metro
Lungo il nostro penare vagabondo?

Oh! Basta, basta, il mondo è troppo tetro
Per questi nostri deboli concetti
E meglio starebbe uscire dal retro.

Oh gnomi! Preparate i cataletti!

*

La Luna è caduta sul giorno
Facendo un tonfo sì nero
Che ha svegliato il mondo intero

L'odore d'eterno ritorno
Non ancora non si spense
Con l'onor comprato a dispense

Il verseggiatore che vaga
Non ha più idea d'ove vada.
Un soldato là sulla rada
S'uccide con la sua daga

Su tutto, l'odore di pioggia
Rimane come un sigillo
Che un divo Creatore un po' brillo
Abbia creato a sua foggia
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mi piace anche se particolare, baci ester

il 21/10/2002 alle 21:04

veramente geniale! riesci ad essere contemporaneamente 'aulico' e 'grezzo'..mi piace molto la tua poesia.
ciao miriana

il 10/12/2003 alle 00:12

thanks. forse 'geniale' è un po' troppo. cervello in libera uscita, appunto!

il 10/12/2003 alle 20:05