PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 11/03/2012
Non c'è molta differenza tra me e un moscone.
Lottiamo entrambi per una partita che non possiamo vincere;
uno mangiando merda,
e l'altro svolazzando di carcassa in carcassa
per i campi di questa torbiera senza senso.
Lo stesso freddo e lo stesso buio
muovono gambe e ali verso tane scavate nella roccia,
e il calore momentaneo che vi troviamo
scioglie i nostri muscoli stanchi
fino a gettarli nel medesimo sonno che ci strappa alla follia.

La stesse labbra dentate
hanno serrato le mascelle della lupa,
hanno masticato, fino a tenderli, i tendini del collo della giraffa
e hanno gonfiato il nostro cranio di bugie!
Dio?
Più modestamente,
pensavo,
alla paura della m-
Morte.


E vorrei condividere tutto questo
con il gruppo di tizi incappucciati che abbaiano
da tre ore contro le vetrine di Annabella.
Ma sono troppo presi dallo sputare sulle pellicce delle vecchie,
e dallo sbozzare le loro idee per ridurle a un pugno di
"Vaffanculo!"
colati via, distrattamente, dal megafono.
  • Attualmente 0/5 meriti.
0,0/5 meriti (0 voti)

Bella poesia!

il 11/03/2012 alle 12:01