PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/03/2012
Parliamo, del tempo
di scarpe e vestiti
degli orari dei treni
di viaggi, di nuovi pianeti
pirati, di particelle nuove
filosofi vecchi
parliamo, parliamo...

Quando non parliamo
urliamo
quasi fino a straziarci
siamo poveri, sempre di piu'
ma se mio nonno tornasse
vedrebbe il paese dei balocchi
salvo rimorir subito
per l'aria
per tutto questo rumore

E' che una foglia che cade
è una foglia che cade
senza un perchè
stamattina ero triste
il vento sembrava accarezzarmi
ed ho pianto
senza un perchè
  • Attualmente 0/5 meriti.
0,0/5 meriti (0 voti)

grazie Reb, mi hai fatto un gran complimento...ciao

il 01/03/2012 alle 17:40

una tristezza infinita, in questa amara disamina della vita che attraversa la tua lirica fino al commovente finale...
Un abbraccio caro
Ax

il 01/03/2012 alle 18:35

quel pianto improvviso, senza motivo apparente...liberatorio direi per tutta la realtà che soffoca, un ritrovar la propria dimensione umana nel vento che accarezza e sembra aver piietà di noi, del nostro vuoto parlare e con esso stordirsi...
bellissima!
ti abbraccio
eos

il 01/03/2012 alle 19:09

infatti ero un pò giu' quando l'ho scritta...grazie caro ax
abbraccio e buon w.e.

il 02/03/2012 alle 19:44

hai colto l'essenza di questa mia, e ti ringrazio cara eos...
ti abbraccio

il 02/03/2012 alle 19:46

una foglia che cade, prima di cadere ha tanta cose da raccontare.
Bella poesia sei grande Arturo.
Marygiò

il 03/03/2012 alle 10:10

grazie cara Marì, sei sempre troppo gentile...abbraccio e buon week end

il 03/03/2012 alle 12:08

vivi e quindi soffri, pazienza. il nonno è sorprendente, e il perché c'è senz'altro, anche se non so dove l'hai cacciato, rich.

il 03/03/2012 alle 23:26

ogni risposta porta con se altre domande, in fondo è questo quello che che volevo dire, sai quante domande mi pongo, e quante risposte non trovo...grazie mia cara

il 03/03/2012 alle 23:42