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Pubblicata il 23/02/2012
Ahi Amor
che dardi il cuore.
L'anima mia fai danzare
e la musica del ciel pari suonare.
Tendo il respiro tra le spire
della passione sottile
assaporando d'un bacio l'ardore.

Ma come l'animo sopportare può
il muovere lento e sottile
di dita frementi sulla pelle candida neve.
Fai almen che questa volta
soffrire non dovrò,
perchè per me più volte
già vane son state le tue parole.

E ad un fiore non negare il sole
che splendido sale dalla gota del monte.
Fai volar libere farfalle dai brillanti colori
come speranza che torna a donar primavera.
Dell'onda del mare fai veste per il corpo
e fai che il piacere non sia corto
come il rimembrare del passato ardore.

Ahi Amor
tu tormento del cuore.
Quegl'occhi hai condotto a me
con lento vagare di sguardi.
Del frutto mai ho saputo il sapore
ma d'un intenso abbraccio
ho provato il perdurare delle ore.

(Erica 2008)
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una poesia classica, ma si avverte un cuore vero dietro...Particolarmente belle le ultime tre righe

il 23/02/2012 alle 18:02

Ti ringrazio sinceramente.
E.

il 24/02/2012 alle 14:43