Ahi Amor
che dardi il cuore.
L'anima mia fai danzare
e la musica del ciel pari suonare.
Tendo il respiro tra le spire
della passione sottile
assaporando d'un bacio l'ardore.
Ma come l'animo sopportare può
il muovere lento e sottile
di dita frementi sulla pelle candida neve.
Fai almen che questa volta
soffrire non dovrò,
perchè per me più volte
già vane son state le tue parole.
E ad un fiore non negare il sole
che splendido sale dalla gota del monte.
Fai volar libere farfalle dai brillanti colori
come speranza che torna a donar primavera.
Dell'onda del mare fai veste per il corpo
e fai che il piacere non sia corto
come il rimembrare del passato ardore.
Ahi Amor
tu tormento del cuore.
Quegl'occhi hai condotto a me
con lento vagare di sguardi.
Del frutto mai ho saputo il sapore
ma d'un intenso abbraccio
ho provato il perdurare delle ore.
(Erica 2008)