Ti cerco nella teca dei pensieri
come una cosa rara e misteriosa
ma pure assurdità che non perdona
Unicità assoluta
e solo mia
che mi deflagra dentro con vigore
sbalzi di fiato ardente
e mani inquiete
smaniose di tremori
Nel ritrovarti
amnesie raccolgo sul cammino
seccando quell’assurdo che avvicenda
silenzi illimitati
e ansie incontinenti di volerti
che accendono di brividi la pelle
E’ capire il perché di tutto questo
che trasale dal fondo
e mi consuma.