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Pubblicata il 18/02/2012
Quest’idea di una poesia barbara
gestata tempo addietro nel paesaggio
pallido, biondo e calmo

Al di là del fiume c’erano solo
suoni vibrati di tempeste, tu, che crollavano
e gente che scappava

Tendevi quella misera mano
pallida, bionda, calma
infuoca di lingue assalite, assalitrici

Dio, quest’idea di essere fuori
negletti, mi piace come negro
o zingaro o schiavo o ebreo

o donna.
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è bella...bentornata Path

il 18/02/2012 alle 19:38

Ciao carissimi che piacere!

il 18/02/2012 alle 20:49

Barbara sono io, ora vado a leggerti

il 18/02/2012 alle 20:51

gasp! mi rendo conto che tendo alle terzina dantesca...

il 20/02/2012 alle 09:42