PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/02/2012
Viveva tranquillo un uccellino
nulla gli mancava
nella sua piccola gabbia
mangiava i semi nella vaschetta
e beveva l'acqua sempre fresca.
Cantava di giorno con allegria
e dormiva di notte serenamente.
Un giorno giardandosi attorno
notò che oltre le sbarre
il mondo non finiva.
Nacque così il suo sogno
di volar fuori in libertà.
Non appena trovò
lo sportello aperto
schizzò fuori senza esitazione.
Il suo desiderio di libertà
lo portò lontano dal suo nido
e lui si trovò davanti
un mondo sconosciuto
a cui non era preparato.
Incontrò un'uccellina
intonò il suo canto d'amore
ma quella volò via.
La fame lo mordeva
ma non sapeva
dove trovare cibo
aveva sete
ma non trovava l'acqua.
Allora il suo corpo
si indebolì ogni giorno
sempre di più
finchè il suo sogno di libertà
si trasformò in una trappola mortale.
  • Attualmente 3.33333/5 meriti.
3,3/5 meriti (3 voti)

letta con interesse, attenzione e commozione ma la libertà è libertà!
ti abbraccio
ninomario

il 18/02/2012 alle 14:22

Certamente ! Guai a non cercare la libertà ma bisogna anche essere certi di conoscerla bene per non perdersi di strada.
Grazie per le tue belle e sentite parole.
Ricambio l'abbraccio.
Giorgio

il 18/02/2012 alle 14:33

Purtroppo i sogni sono diversi dalla realtà.Solo i forti possono affrontare il mondo che non conoscono che è oltretutto pieno d'insidie.Chi è tenuto in cattività come l'uccellino in gabbia che non conosce niente del mondo, è destinato a soccombere.molto bella.
un abbraccio
ninetta

il 18/02/2012 alle 14:38

Quando il sogno si muta in illusione, la realtà ti riporta indietro nel modo peggiore.
Vera e bella, profonda,
ciao
Andrea.

il 18/02/2012 alle 15:03

..........................
caro verdefronda,
meglio morire in libertà
piuttosto che in cattività...

L'uccellino è il simbolo
di tutti coloro che muoiono
per un mondo migliore,
anche se la loro morte è perfettamente
inutile. Infatti dopo duemila anni il vangelo
non solo non è declinato ma viene usato
per fini che nulla hanno a che vedere
con il messaggio prodondo che contiene....
Be, adesso basta perchè se no mi taccieranno
di imitare Celentano......


Saluti liberi,

Cantorom.

il 18/02/2012 alle 16:16

l'uccellino avrebbe dovuto assaggiarla un pò per volta, misurarsi...Ma ovviamente questo è impossibile, sarebbe stato troppo comodo, perdersi, non perdersi...Tutto è destino in fondo, e ci vuole anche fortuna....un saluto caro Giorgio

il 18/02/2012 alle 17:17

La mia scelta voleva essere migliore, cioè vivere in libertà.
Per affrontarla la libertà però bisogna conoscerla bene, altrimenti si perde la strada.
Le mie parole erano riferite a quelle persone completamente sprovvedute capaci solo di nominarla a vanvera.
Non avevo alcun riferimento a religioni nè a pessime trasmissioni televisive.
Ti ringrazio per avermi espresso le tue impressioni che apprezzo molto e ti saluto.
Giorgio

il 18/02/2012 alle 17:17

Grazie ninetta per le tue belle parole e per la tua gradita presenza.
Un caro saluto.
Giorgio

il 18/02/2012 alle 17:19

Grazie per le tue bellissime parole.
Un caro saluto.
Giorgio

il 18/02/2012 alle 17:20

E' proprio questo il significato, se non fosse subito andato lontano alla cieca ma tracciandio la strada per un eventuale parziale ritorno avrebbe acquisito l'esperienza necessaria alla completa libertà.
Grazie per il graditissimo commento.
Giorgio

il 18/02/2012 alle 17:23

una gabbia anche se d'oro è sempre una gabbia e il desiderio di vedere il mondo naturale, come innato il senso della libertà...ma da essere liberi , autonomi, occorre essere educati...
la vedo come un invito, ai genitori, a crescere i figli nell'autonomia...e sono totalmente d'accordo.
mi ha fatto tenerezza il povero uccellino.
molto piaciuta.
ti abbraccio
eos

il 18/02/2012 alle 20:45

ad essere liberi...mi sono accorta ora dell'errore.
ri-abbraccio
eos

il 18/02/2012 alle 21:02

Grazie Eos, sei sempre una grande amica!
Sai leggere nel cuore.
Un immenso abbraccio.
Giorgio

il 24/02/2012 alle 07:33

Per godere la libertà bisogna pagare un prezzo.
mi hai riportata indietro nel tempo col mio cardellino napoletano, pensa che è vissuto tredici anni, allora:
io aprivo la gabbietta, lui faceva un giro nella stanza e poi ritornava indietro, a me sembrava che mi capiva, non so se ai letto Giorgio "ò buongiorno dò cardillo.
Adesso ti lascio e ti abbraccio affettuosamente.
Marygiò

il 24/02/2012 alle 18:01

Cara Marygiò io ho ricevuto l'affetto di Cenerina una pappagalla di razza Cinerina per ben 45 anni.
Mi stava sulla spalla e mi riempiva di bacini sulla bocca.
E' morta l'autunno scorso ed ogni tanto la sogno.
Ricambio l'abbraccio affettuoso
Giorgio

il 24/02/2012 alle 18:16

ho riletto questa triste e vera favola...non ha perso il suo fascino e la sua importanza...bravo sempre caro giorgio, ciao.

il 01/12/2013 alle 18:13

.... l'unica libertà di cui siamo padroni è "l'eterna illusione " che accompagna ogni nostra azione.....profonda e meditativa

il 10/06/2019 alle 19:20