bella riflessione, un Socrate che, attraverso Platone, viene messo in riga in una concezione Vedica già cara ad Aurobindo Gosh, con una sequenza di immagini di grande bellezza lirica.
Un abbraccio e complimenti
Axel
adoro Platone, grazie per avermelo distrutto(santo cielo ha detto Vernòn). mi tengo la caverna, anche nel caso ti serva un riparo. hum, se sei contento d'essere tutto organi, cellule e cellulari immergiti pure nei colori eccetera. se vuoi farmi venire un altro colpo scrivine un'altra così! Ti cambia più un raggio di sole che mille libri: ho pensato: ok ti cambia, da uno stato dolorante a uno di speranza, ma i libri ti trasmutano, cioè ti fanno passare per ombre e per trasparenze, è un'altra cosa. detto questo, tu qui festeggi la vita e fai bene, sei sempre interessante, fritz, rich.
Bisognerebbe riportare il sogno sulla terra, senza disprezzare la vita......Ecco, non che lui lo volesse, ma da lui è nata una frattura, è un uomo limite, uno spartiacque...grazie ax, è solo un motivo di riflessione
un abbraccio anche a te
Non me ne volere...anch'io ho adorato Platone, ma è tanto tempo che mi frulla in testa questa cosa...Sai che parto da Nietsche, dalla sua "nascita della tragedia"...Lì il filologo trovò tracce di una frattura terribile, tanto è vero che quelli venuti prima di lui si chiamarano, da allora in poi, e un pò offensivamente "presocratici"...Io amo Eraclito, "l'oscuro", e con quel poco che so di lui mi fa sognare meglio....ti mando un abbraccio, ed una stretta di mano
ricevo più strette di mano dagli uomini che gianduiotti a natale, sigh. pensare che sono un folletto, non so se mi spiego.
stretta di mano per fare pace, ma anche un abbraccio....ma le sfogliatelle no?