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Pubblicata il 16/02/2012
Ruota lontano Nettuno,
che con Proteo e Larissa viaggi,
nell'immortale ciclo del sole.
Nel mare vive il tuo nome
che dell'antico dio era dominio.
Tra vortici d'idrogeno e metano
l'infinito blu della tua pelle risplende
come cristallina acqua sotto il ciel che pende.

E il nome tuo già narra una storia,
l'amore per Cenide luna nera
che fruttata la passione tua
volle un desiderio esaudire.
E da fanciulla dalla chiuma nera
divenne possente guerriero
che in cerca di gloria vagava.
Ma l'arroganza è la veste dell'uomo
e mentre gridava per farsi lodare
l'invida del divin padre fece attirare.
Nulla valse il suo lottare
e mentre sotto il colpo dei centauri possenti
il respiro piano e in agonia moriva,
il corpo come perso l'incanto
sembianze di dolce fanciulla
andava riconquistando.

Ruota lontano Nettuno,
che con Tritone e Nereide nuoti,
nell'infinito oceano del cosmo stellato.
Nella mente vive i tuo nome
che dell'antico dio è ricordo.
E nel cercarti nella buia notte
il saper del tuo dolce blu
è il rimembrare il calmo cullare del mare.
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Caro GaudenzioI,

che dire?

Mirabile composizione.
Io, poi, davanti a questo modo di scrivere
vado in brodo di giuggiole.....

Cari saluti cristallini,

Cantorom.

il 16/02/2012 alle 14:27

Ti ringrazierà di sicuro cantorom, anch'io vado in brodo di giuggiole.
Un saluto E.

il 16/02/2012 alle 15:18