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Pubblicata il 16/02/2012
S'avvicina,
sento che s'avvicina.
Quel male lontano
che uccide i pensieri.
Un dolore che incessantemente pulsa
come cader di bombe
nella guerra più devastante.
La vista s'offusca,
l'udito nell'incertezza sente.
E come un martello che incontra chiodo
batte, ribatte,
spinge e tortura,
come uno spietato ago
che piano infilza la carne,
scavando nel sangue
perforando la pelle.
Il dolce suono della musica
si fa frastuono di morte.
Il piacevole fiume di parole romanze
si fa mare nero in cui annegare lo sguardo fisso.
Il crudo e duro freddo d'un muro
che sostiene il corpo affaticato
è la sensazione più chiara.
Pulsa,
nella mente stanca il dolore pulsa,
ma non solo lì è il battere,
perchè il cuore vive amore
e pulsa anch'esso
ma di speranza e vita.
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Belle le immagini

bello il ritmo incalzante

belle le riflessioni

belli poi i versi finali

cordiali saluti

rusticus

il 16/02/2012 alle 09:55

Hai descritto talmente bene questo dolore che solo chi prova lo può fare.C'è sempre nelle tue poesie quella positività che fa bene al cuore.Caro Andrea spero che il dolore venga sedato al più presto, se si tratta d'una metafora ci sarà un rimedio anche per la sofferenza dell'anima.
un abbraccio
ninetta

il 16/02/2012 alle 10:44

rebel, è così cupa perchè Andrea vi ha descritto ciò che il dolore gli fa provare in questi giorni, ogni ora ogni istante.
Il finale è il solievo che viene quando riesce a trovare riposo.
Ciao rebel
E.

il 16/02/2012 alle 15:20

Spero davvero anch'io che andrea guarisca presto sto male a vederlo soffrire così.
Grazie ninetta riferirò.
E.

il 16/02/2012 alle 15:21

Rusticus grazie riferirò ad andrea i tuoi complimenti, ciao
E.

il 16/02/2012 alle 15:22