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Pubblicata il 15/02/2012
chiglie vuote
affondate
affrante
dal salso deglutiscono
s'aprono sugli abissi
senza alcun pedaggio
sprezzate
visitate dagli abitanti
del regno profondo
che indifferenti
mortificano
e scodinzolando vanno
sui poveri resti
che con bolle di rimpianto
mandano al cielo fiato
continuo
richiamo
di preghiere
senza ascolto
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efficace ritratto delle anime perse nella forma "ondosa" della tua originale lirica, molto triste e che lascia sospiri nel ricostruire le immagini...
Un abbraccio
Ax

il 15/02/2012 alle 17:07

brava, rich.

il 15/02/2012 alle 19:02

i morti annegati....sono terribili.
Inimmaginibili i loro ultimi momenti, e tu, con questa tua bella poesia, li hai fatti quasi vedere...

il 15/02/2012 alle 19:54

E' triste .. non riesco neppure ad immaginare quello che descrivi, tanto lo trovo triste .. poesia che mi chiude l'anima e la accartoccia su se stessa
Triste intensa carica quasi un lamento
Dolce sera a te poeta
Atechesei .. l'anima mia

il 15/02/2012 alle 23:50

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il 06/08/2012 alle 08:30