PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/02/2012
Lungo è stato il percorso del faticare mio
la ricerca infinita d'una pace mentale.
Ero oppresso dalla solitudine,
ero in balia dello sconforto,
e la pazzia pareva l'unica via.
Ah il ricordo del dolce giungere
alla libertà,
in quel mondo ove un sentimento
genera la poesia.
E veder
come le prime parole non fossero infelici.
Perse erano in vecchie visioni
del dolce viso di nebbia,
degli infiniti capelli d'ebano,
della candida purezza che rivestiva la realtà,
l'amore della fata d'inverno.
Ma l'amore conta assai poco
se poi quando si spegne
l'amicizia si rivela una chimera.
Perchè la comprensione del mondo
sta nel sprofondare nel suo vuoto.
Ah il dolce conforto di parole care
che scaldano il cuore,
doni che non vengono dal cielo
ma spuntano come germogli dalla terra.
E capir
come il mutare d'un ciclo porta ad un altro.
Il ragionare del vuoto,
la ricerca del conforto,
e il comprendere di non essere soli
nemmeno in un cielo senza stelle.
Lungo è stato il percorso del faticare mio
eppur amabile l'arrivo nella casa di luce.
Così uccisi quei demoni interiori,
e anche se la solitudine ancor non è lontana
un sorriso mi accarezza perchè il cielo splende.

A.Gaudenzio
(A tutta PH)
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Dolce come sempre, anche quando esprimi sofferenza e solitudine.Vedo un grande risveglio.
Grazie per la dedica e per essere con noi.
ninetta

il 09/02/2012 alle 18:10

dostoevskijana. grazie gaudì per il cielo che splende, rich.

il 09/02/2012 alle 18:30

vero, solo allora comprendiamo noi stessi ed esso.
grazi edolce rebel,
un abbraccio
Andrea.

il 09/02/2012 alle 18:34

Felice io di essere con voi e nella casa della poesia.
Un grazie ate ninetta cara
un abbraccio
Andrea.

il 09/02/2012 alle 18:36

Tu sei parte di quel cielo, grazie del complimento, adoro Fedor.
Un caro saluto
Andrea.

il 09/02/2012 alle 18:36

è tanto bello guardare indietro e vedere che la palude nella quale ci si stava impastoiando è ormai superata...solo quando i pedi poggiano su un terreno sicuro si può valutare la differenza...il più è fatto, ma è necessario conoscere il buio per poter apprezzare la luce.
piaciuta e molto apprezzata la lucidità con cui ti guardi dentro.
ti abbraccio
eos

il 09/02/2012 alle 21:26

Sottolineo quel "Il ragionare del vuoto,
la ricerca del conforto,
e il comprendere di non essere soli
nemmeno in un cielo senza stelle"...
molto bello, toccante, condiviso.
Complimenti, ben si adatta a questo "luogo" poetico.
Un abbraccio
Axel

il 10/02/2012 alle 10:04

Si vedere il male del passato così lontano e diverso dal bene del presente è confortante e bello.
Grazie del gradito e prezioso pasaggio.
Un abbraccio e un caro saluto
Andrea.

il 10/02/2012 alle 17:24

Grazie detto da te è un onore, questa poesia è per ph e per chi scrive in ph.
Un abbraccio e un caro caro saluto a te Ax
Andrea.

il 10/02/2012 alle 17:25