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Pubblicata il 06/02/2012
Lascio Palermo ed il suo sole,
stagliato su grattacieli senza senso,
che svettano su detriti di palazzi
e sulle ville a schiera
mai del tutto regolari.

Malinconia di lasciare alle mie spalle
il set di un film di Montalbano,
ma qui la vita
che si consuma in fretta
non è un film.

Lascio Palermo in volo,
rade le nuvole tra me ed il mare.
Terra che sembra riarsa,
qui gialla di calce e rosso fango,
verde lussureggiante poco avanti.

Sicilia terra da amare,
terra che forse solo chi ti invade
riesce ad apprezzare pienamente,
in mano ai tuoi figli muori,
soffocata di costruzioni
che non hanno senso nè pietà,
senza la mano attenta di un artista
che guidi dall'alto i passi ai costruttori.

Nè posso io, romana, giudicare!

Roma, altrettanto ricca di tesori,
oggi sembra morire nell'incuria.
Tra cartelloni e spot,
carta stracciata appiccicata ai muri,
tra l'immondizia e i topi,
strade da rattoppare o da finire,
anche l'amata Roma è sofferente
e chi amministra pare non far niente.

Ed io lo so,
come oggi lascio Palermo
con dentro il cuore il pianto per l'incuria,
erroneamente pensando che i suoi figli
non l'amino abbastanza,
chi lascia Roma darà anche a me la colpa
di aver permesso che la mia ignoranza
lasciasse mano libera all'assalto
di quella gente fatua e priva di coscienza,
quel tipo di cui si può stare senza,
che solo al proprio bene certo pensa.
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grazie! è incredibile quanto sia facile accorgersi del brutto che abbiamo intorno quando ci allontaniamo e poi torniamo..

il 10/02/2012 alle 22:06

Kristine non te ne devi fare una colpa , noi cerchiamo sempre il meglio ma poi tutto diventa una nuvola che puntualmente il vento spazza via,piaciuta ciao

il 15/04/2013 alle 18:33