PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 03/02/2012
In una notte in cui lo sconforto avvolge la mia mente
lo sguardo si perde nel vuoto silenzio del buio.
Invano, cerca una luce,
un fioco lume di gioia
che desti un sorriso s'un volto straziato.
Nella mente una certezza si fa forte,
forse la luna darà il suo conforto.
Ma la realtà dona sempre fiori fragili,
e lo sguardo affonda nell'oscurità
d'una luna assente.
Non è l'oppressione d'un mondo spento
che mi spinge nell'angolo.
Non è un invasamento artistico
che mi trascina nei meandri più sconosciuti.
Indagando dentro noi scoviamo sempre
verità dai profili acuminati.
Forse la prima solitudine l'ho creata io,
ma l'eterno sconforto l'ha creato il mondo.
Nelle tue parole c'era una verità dura.
L'uomo è come uno sciocco canarino.
Canta, fa dei saltelli, mangia, trascorre il tempo,
e in quelle azioni così semplici e così grandi è felice.
Ma se prova a volare comprende che il cielo è lontano,
perchè mura di ferro lo avvolgono
in un'ormai monotona esistenza.
Hai mai apprezzato il sapore d'un piacere proibito?
Ti sei mai chiesto perchè
ti sei negato delle scelte per altre?
Non farlo mai, perchè troveresti un baratro senza fine.
Forse dentro noi scorre un fiume ma se sfocia
si inquinerà nel mare della vita.
Alla fine il mio più grande piacere,
sta nel sapere che
nella desolazione d'un quadro spento
rivedo me stesso.
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Nelle tue parole c'era una verità dura.
L'uomo è come uno sciocco canarino.
Canta, fa dei saltelli, mangia, trascorre il tempo,
e in quelle azioni così semplici e così grandi è felice.
Ma se prova a volare comprende che il cielo è lontano,
perchè mura di ferro lo avvolgono
in un'ormai monotona esistenza.....

C'è qualcosa di straordinario in quello che scrivi...

il 03/02/2012 alle 22:06

ho sentito profondamente questa tua...hai ragione, provare a volare ci mette di fronte ai nostri limiti...e al vano tentativo di infrangerlo....
mi è piaciuta anche l'immagine del fiume che ci scorre dentro....ma non si può sbarrare il corso di un fiume...vivere vuol dire cmq far defluire le proprie acque nel grande mare dell'esistenza...si inquineranno, è vero, ma non c'è alternativa al dolore.
bravissimo!
ti abbraccio
eos

il 04/02/2012 alle 14:28

Grazie infinite, anche nelle tue vive immensa profondità.
Grazie del passaggio, un caro saluto
Andrea.

il 04/02/2012 alle 15:31

Grazie, ricambio i complimenti,
un caro saluto fabio
Andrea.

il 04/02/2012 alle 15:31

hai ragione in fondo, il dolore è ciò che fa apprezzare le bellezze della vita.
Un abbraccio forte cara eos
Andrea.

il 04/02/2012 alle 15:34

una riflessione a tutto campo dove esamini senza scusanti il tuo mondo interiore e quello che ti circonda. Molto bello "la realtà dona sempre fiori fragili" e "Forse la prima solitudine l'ho creata io,
ma l'eterno sconforto l'ha creato il mondo", in particolare, e la chiusa magistralmente dona l'ultimo tocco lirico.
Un caro saluto
Axel

il 04/02/2012 alle 16:02

Grazie del bel commento assai gradito e dell'attenta analisi.
Un caro saluto anche a te
Andrea.

il 04/02/2012 alle 16:07

Ciao Andrea,in certi momenti della vita ci sentiamo tante cose insieme negative.Definirti un quadro spento mi vien da dirti:Guarda intorno a te cosa vedi,la vita è fuori con tutti i suoi perchè,ad un canarino non piace stare in una gabbia e se saltella
lo fa con la speranza di trovare una fessura e prendere la sua libertà.Sono sicuro che quello che ho letto non ti riguarda,però a volte i poeti si perdono nel groviglio del loro pensare,dove spesso
non c'è ottimismo.ti voglio bene,Aldo

il 04/02/2012 alle 16:12

Caro Aldo le tue ottime analisi e parole, mi confortano e mi stupiscono sempre.
Nel pensiero affondo facilmente e quando riemergo
non porto alla luce sempre fiori.
Grazie delle tue parole e della tua costante presenza.
Un caro saluto e un abbraccio
Andrea.

il 04/02/2012 alle 16:45