La scommessa di Pascal, vale per chi non ha il dono della Fede...
Questo mi suscita la lettura della tua lirica, sempre avvincente, basata sull'ignoto nel cuore dell'uomo...
Un abbraccio
Ax
Oscurità della notte, come l'ignoto..il nulla..
beato chi ha fede perchè la notte non sarà così buia..
mi piace caro arturo.
un saluto
ninetta
l'associazione tra la notte e la fede è fondatissima, per affrontare l'ignoto è indispensabile...grazie carissimo ax
ti abbraccio anch'io
non nascere? Anch'io l'ho pensato spesso, nei momenti di disperazione, in questo senso subiamo la nascita, e l'inevitabile morte...resta da capire il senso della vita, non solo della nostra, perchè ci dev'essere un senso, per forza....grazie Nino, un saluto "nevicato"...
Io amo molto i libri taoisti, Lao Tse, Chuang Tsu, col suo splendido "zhuang zi"...ecco, il grande Tao somiglia molto alla notte, anche se non si identifica completamente in lei (Farebbe torto alla luce, che comunque nasce dal buio...)Ecco, era tanto che volevo scriverne, nasce questa mia dalle suggestioni di queste letture...Per "l'attesa"...il buio è sempre un attesa, perchè non può durare sempre....grazie cara Reb, ti mando un gran saluto ed un abbraccio
Beato chi ha fede, si, nella vita, profondamente, solo lui potrà giacere con lei..grazie cara Ninetta
Credo che chi possa sentire davvero Dio, quindi chi ha davvero fede sia il più graziato del mondo perchè in esso non ricorre la continua paura di qualcosa, e non si sente mai solo.
Bella, riflessiva e profonda.
Un saluto di stima
Andrea
la notte come metafora dell'inconosciuto e dell'inconoscibile, con riferimento particolare alla morte, l'oltre morte che è precluso ai lumi della ragione...ma non all'anima che presente e "vede" l'oltre...penso che anche chi ha fede la tema...lo stesso Cristo in croce ne ebbe paura...come potremmo non averne noi che fede o no abbiamo bisogno di capire tutto? forse solo chi non crede sul serio alla sopravvivenza dell'anima non teme la morte, o forse anche la sua incredulità è una maniera per esorcizzarne il timore.
mi fa pensare...tanto.
bella, molto bella.
ti abbraccio
eos
la nostra paura è la paura dell' ego...l'ego è paura, un io che si sente possente ed invincibile non può essere reale, quindi crolla al primo soffio, basta il buio, che è appunto senza forma, e quindi non classificabile....L'Anima è un termine improprio secondo me, cosa sopravviverà di noi, l'anima, con tutti i suoi difetti, o qualcosa di piu' puro? Io non lo so....grazie eos, mi stimoli a parlare, chissà perchè...ti abbraccio
io non credo che l'anima abbia difetti, è la parte spirituale di noi, divina, quindi perfetta; è la parte razionale di noi che l'appesantisce e lega alla terra...ma una volta liberatasi dalla zavorra terrena tornerà libera da ogni materialità...l'ego fa parte della mente, della materialità...lo dico e mi dispiace, perchè noi ci identifichiamo con l'ego...forse ho usato termini impropri, non so, spero che sia cmq riuscita a spiegare ciò che intendevo.
ti abbaccio Arturo
eos
la vita teme il buio e ne è terrorizzata... eppure... anche nelle profondità marine, dove la luce non riesce ad arrivare.. si trova la vita in un mondo che a noi fa paura, perchè noi viviamo nella luce del sole e delle stelle. Fa molto pensare questa tua poesia.
fabio
è un problema di parole, penso alla fine che intendiamo la stessa cosa, ti sei spiegata benissimo....ti abbraccio anch'io
la radice di tutto è sempre nel buio, come dalla notte nasce il giorno...grazie Fabio, sono contento che ti ha interessato