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Pubblicata il 27/01/2012
"Non potrai credere a cio che è successo,
volevo chiedere a Teresa di diventare
la mia fidanzata, avevo programmato tutto, tutto,
quanto è vero che i pesci nuotano e gli uccelli volano.Come ti ho detto avevo preparato tutto,
avevo convinto mia madre a stare da una sua amica,
dicendole che papà le dava il permesso,
ed eo certo del fatto lui serebbe stato al lavoro
per tutto il fine settimana, occasione d'oro
per osare anche di più, sai come ti hoscritto fino
ad ora niete di fisico, 2 anni, tra me e Teresa.
Beh entro in casa, e sento dei rumori provenire
dal piano superiore,
penso al gatto che forse è rimasto bloccato in bagno;
poi salendo le scale capisco che il rumore proviene
dalla camera da letto, apro la porta, non credo che
fosse vero ciò che ho visto, perchè se è vero,
allora l'amore davvero è la più grande illusione del
mondo, quelle figure contorte in un abbraccio
sudato, quell'odore nauseante di tabacco, mio
padre e Teresa facevano sesso, sesso, questa
parole mi rimbomba nella testa. Appena mi padre
si è accorto di me ha aumentato la sua frenesia
sessuale, e penetrava, spngeva, e lei gemeva,
sembravano l'urla d'un maiale al macello, non si
era accorta che ero entrato; mio padre mi
sorrideva, un sorriso beffardo, che sento, sento mi
striscia sulla pelle, penetra lo sguardo, mi percuote
la mente, ogni certezza era una ferita al cuore, allo spirito.
Quando la crudeltà di mio padre fu soddisfatta,
conclusero, appena lei mi vide, penso tu non possa
immaginare lo sguardo che mi lanciò,
prese i vestiti e sparì subito. Mio padre ancora
nudo rideva col sigaro in mano.
Io corsi dietro a Teresa, tu che avresti fatto?"
Sapete cosa avrei fatto, non gliela avrei fatta passare liscia.
"L'ho fatto come ti detto, si ,si l'ho fatto, non è
stato semplice ma ci son riuscito, dopo che Teresa
era fuggita no ho avuto il coraggio di cercarla, mi
ha scritto, sai, quella puttana, lurida puttana,
no non si può dire, non è bello dire cose cattive, se
lo fai il diavolo viene e ti porta via, si, si, è così.
Cosa ti ho detto, l'ho già detto, l'ho fatto, fattoo"
"fatto, fatto, fatto matto, fatto storto, ho preso
ilvolo è passato, si è passato, l'ombra, no l'ombra
no, arriva eccola, no, è qui, ti prefo fermala, dov'è dov'è"
Sapete cos'era successo, dopo la fuga di Teresa?
Morfeo aveva corso per due giorni senza meta, confuso, attonito, senza più certezze. Tornato a casa aveva trovato la lettera di lei in cui si scusava,
che suo padre l'aveva costretta, e che infine s'era lasciata trasportare.
Non credo fossero le parole più appropriate.
Ciò che sto per leggervi le ultime lettere di Morfeo,
prima della sua scomparsa, per cortesia scandirò le probabili pause.

continua...
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" tu che avresti fatto?" ...

il 27/01/2012 alle 09:10

è tragico...eppure queste persone esistono, meno male che non sono tante..intendo la figura paterna..con tutta la sua violenza fisica e psicologica,bravo.
ninetta

il 27/01/2012 alle 09:19

Eh tutti noi cosa avremmo fatto? ma dipende da carattere a carattere, grazie del passaggio, spero ti piaccia il continuo, un saluto
Andrea.

il 28/01/2012 alle 09:53

vero, per fortuna son poche, ma esistoni, ed è sempre un dolore, per chi ha queste esperienze.
Grazie ninetta, un saluto
Andrea.

il 28/01/2012 alle 09:54

la violenza, di gesti e parole... siamo circondati e abbracciati dalla violenza, è molto triste, rich.

il 28/01/2012 alle 13:19

triste ma è la realtà, e spesso non ce ne accorgiamo, finchè non avvengono i grandi disastri.
grazie del passaggio, sentito.
Un caro saluto e abbraccio
Andrea.

il 28/01/2012 alle 13:23

questa seconda parte è...agghiacciante! non so come si possa continuare a vivere dopo un dolore simile...ferite così credo che non guariscano mai.
sei bravo nel raccontare, è terribilmente coinvolgente con una drammaticità che cresce ad ogni verso...vado a leggere il seguto.
ti abbraccio
eos

il 28/01/2012 alle 22:03

Grazie, felice di sapere che ti coinvolge.
Un caro saluto
Andrea.

il 29/01/2012 alle 16:33