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Pubblicata il 21/01/2012
Piove stamattina
sul grande mondo
piove, nel buio
senza lampi, nemmeno
"Un mare di possibilità"
mi dico, pur triste
quasi fermando il respiro
poi gli sbadigli di un treno
il quadro, sfiorato
di luce bagnata
ancora lontana
poi la condanna del tempo
la gioia di Eva
gli occhi pieni
grati
alla vista del frutto
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lo sapevo che non era facile, non so se però oltre ad esser non facile è anche contorta, e quindi espressa male...dunque, innanzitutto nessun biasimo per Eva, Eva è quella della genesi, il peccato originale, la mela...Eva rappresenta il desiderio, da cui ha origine il tempo, e quindi la condanna per noi, ma Eva è l'essere umano...Il buio è la matrice, la notte, le infinite possibilità, o se vuoi, la vacuità originaria..lo sbadiglio del treno è la nota biografica, la luce lontana, bagnata, l'alba che si affacciava ai miei occhi...da quel momento io stesso divento Eva...Insomma forse ti ho confuso ancora di piu', non so se ho chiarito qualcosa..grazie Rebel per la pazienza e la tua attenzione..ciao

il 21/01/2012 alle 18:08

dimenticavo di dirti: ma se io sono complicato tu cosa sarai mai? Ho consumato per te parecchi neuroni lo sai?....

il 21/01/2012 alle 18:33

Siete due forze dalla natura
nell'esprimere le vostre opinioni,
la tua poesia mi è piaciuta.
Marygiò

il 21/01/2012 alle 18:48

grazie Marì, anche tu lo sei, a modo tuo...una bella domenica

il 21/01/2012 alle 18:58

una delle tue che ho apprezzato di più, bellissimo gioco di incastri dove tristezza e malinconia trovano poi la ragione edificante della scoperta ancestrale dell'Amore che tutto riempie.
Fantastiche metafore, dagli sbadigli del treno alla visione di Eva "grata" alla vista del frutto.
Un abbraccio
Ax

il 21/01/2012 alle 19:23

ho sempre considerato la "genesi" come un libro "vivo", non una storiella sull'origine del mondo...E' una riflessione sul desiderio, e sul divenire, sull' Amore, certo, anche se su quello legato ai sensi, ed alla mente...la nostra condanna, la nostra salvezza, dipende...grazie moltissimo caro ax, felice per il tuo apprezzamento
ti abbraccio

il 21/01/2012 alle 19:52

i lampi si accendono qui, tra i tuoi versi, luminosi e silenziosi...immagino un risveglio all'alba, il desiderio di restare al caldo, magari assieme alla mela..."un mare di possibilità", ti riferisci forse alle tante vite che potresti vivere col pensiero, mentre fuori piove...ma il tempo stringe , è ora di alzarsi, il passaggio del treno te lo ricorda. Un'ultimo sguardo alla mela, unico motivo di gioia nella routine...e via...ricomincia un'altra giornata.Uguale alle altre.
l'ho letta così e mi piace, può darsi che non ho capito nulla..ma mi piace lo stesso.
buon sabato sera Arturo...dai che domani si dorme :-)
eos

il 21/01/2012 alle 21:20

un po' alla Sandro Penna questo poetare dal treno, piaciuta a rich il 21 gennaio 2012.

il 21/01/2012 alle 21:40

ci sei andata vicino...no, ero già sveglio ( per modo di dire) e sul treno rimuginavo guardando il buio e la pioggia...scritta al mattino, rielaborata la sera..La colpa di tutto probabilmente è delle levataccie che devo fare tutte le mattine, siccome in realtà dormo ancora, faccio questi miscugli..domani si dorme si, meno male..grazie cara eos, ti abbraccio

il 21/01/2012 alle 23:04

Sandro Penna? Non ricordo ma forse ho letto qualcosa...grazie mia cara ( In verità temevo il giudizio del colonnello, una sua strigliata, ma deve essere già andato a letto...)

il 21/01/2012 alle 23:06