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Pubblicata il 21/01/2012
si tagliavano le acque
ed i morsi
accendevano la sete
ore fuse al dolore
davano forza
ai miei pugni
e ogni spinta
guidata dall'istinto
grondava di fatica e sudore
in due unite
eravamo nucleo
lottavamo
per il distacco
atroce
dopo la pura fusione
creata dai tempi
si formava
cera su cera
per creare luce
tagliato il traguardo
due sguardi
due pianti di gioia
in vita unite
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che bella che è....un amore, un amicizia, cementate nella fatica e nello scopo comune, ed il ricordo non può che essere ormai parte di noi...

il 21/01/2012 alle 08:49

come dimenticare il miracolo della nascita di un figlio? quelli del parto sono i dolori più forti ma gli unici che hanno un senso.
bellissima!
baci
eos

il 21/01/2012 alle 12:17

dolcissimi e atroci ma anche all'incontrario per un evento che non ha eguali
superba e ripetuta lettura
grazie
un caro saluto0
ninomario

il 21/01/2012 alle 12:28

Stupenda. Immagini bellissime messe in versi. Molto intense. Tutte. Bello quel "cera su cera" mi ha colpito particolarmente.

il 21/01/2012 alle 18:38

grazie ,fusione di cuori la maternità ,ma il distacco iniziale poi da modo di cementare un rapporto ,dedicata a mia figlia ,cate

il 22/01/2012 alle 11:28

passano gli anni ma quei ricordi sono indelebili ,un abbraccio grande ,cate

il 22/01/2012 alle 11:29

vita ,attimi intensi sia nel dolore che nella gioia ,grazie delle tue parole ,cate

il 22/01/2012 alle 11:30

grazie fabio ,l'ho dedicata a mia figlia ,lei l'ha trovata cruda da farle spavento ,la poesia trasmette le immagini ,ma chi le recepisce ha la sua visione ,io volevo infonderle carica ,ma il significato ancestrale contenuto tra le righe le ha dato timore per quella strada comune che si deve percorrere ,ma a tempo debito capirà,un abbbraccione one ,cate

il 22/01/2012 alle 11:35

avevo bisogno di rileggerla e così l'ho trovata bella e inrensa come la prima volta, rich.

il 23/01/2012 alle 00:30