PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/01/2012
Giace colto in sonno di pace
il tuo corpo d'esile giglio.
Cristalli di neve scendono
e donano veste d'eterno,
e celebra quest'inverno
la bellezza tua.

Un fior cristallizzato nel tempo
immutato,
come l'estasi d'un sogno
da cui non trovar risveglio.
Tra le nebbie stanche
si muovo rami di luce
e tra trame di oscuro legno
spunta un sole bianco.

Una pallida primavera
si sveglia
nel dissiparsi della neve
e mentre il tempo torna a baciarti
trascinando con sè respiri leggieri,
sento un freddo sul viso
e alzato il guardo
vedo
che i fiori piangono.
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Sono contento di saperti anche amante dei fiori,
questo dimostra, quando amano i poeti.....Aldo.

il 17/01/2012 alle 15:20

Grazie, per natura amo di più le piante, gli alberi, però anche i fiori li apprezzo abbastanza,
e concordo,
i fiori a seconda di quelli scelti spiegano se in noi vive l'amore o la tristezza.
Un saluto caro Aldo,
Andrea.

il 17/01/2012 alle 15:24

lirica bellissima, delicata,raffinata...comlimenti
ninetta

il 18/01/2012 alle 14:32

Grazie, gentilissima,
sempre bello sentirti, un caro saluto
Andrea.

il 18/01/2012 alle 17:07