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Pubblicata il 11/01/2012
Lasciami Unire i Suoni dell’Anima

(Fragile icona)

La frusta dell’alba
sullo spirito nudo
tinge di rosso
le foglie dei sogni,
ebbre di morte
avvitata nei polsi
della finzione inscenata.

(l’attesa è lamento)

Rincorre la rosa,
la mano sorpresa
da spine di rame,
nascoste dal caos
nel baratto di stelle,
l’era glaciale a coprire
gli inganni del fuoco.

(esplorando nel cielo)

Mi chiamano i corvi,
la voce trema,
sulle note nere,

(una nuova cometa)
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Un incubo psicotico sul caos evolutivo, una cometa
che "anima" l'immagine notturna di un'anima che
si trasforma dal Fuoco all'Acqua al ghiaccio di una
era che ricorre continuamente con una spirale, ora
verso il cielo ora verso gli inferi ma sempre in evoluzione.
Di non facile interpretazione ma molto musicale
Ricambio gli auguri
discri

il 11/01/2012 alle 09:26

il finale è iniziatico, rich.

il 11/01/2012 alle 19:21

Grazie per il tuo acuto commento, sempre parole di alto lignaggio, nelle tue considerazioni...
Un caro saluto
Ax

il 11/01/2012 alle 21:18

E l'inizio finalizzato... :-)
Grazie Rich, so long!
Ax

il 11/01/2012 alle 21:19

il risveglio da un bel sogno è tanto più doloroso quanto più era bello il sogno...l'amore è come un sogno, fa vivere fuori della realtà e proietta in alto, forse troppo e alla sua fine, perchè nulla è per sempre, il ritorno coi piedi per terra è durissimo, ancora di più quando la fine è stata inaspettata. Così anche per reazione al dolore lasciamo che il gelo iberni la nostra capacità di amare ancora chi abbiamo perduto ma anche un'altra persona.
Il ghiaccio è anestetizzante, attenua il dolore ma mette a dormire anche la arte più vitale di noi , il nostro naturale desiderio e bisogno d'amore.
Così mentre una parte di noi vorrebbe aprirsi ad un nuovo amare, il richiamo "dei corvi" ( il ricordo del dolore provato) ci tiene fermi nel nostro gelo, nell'impossibilità d'amare.
l'ho sentita così, e la sento veramente tanto.
tormentata è il termine che sento più appropriato, sospesa tra voglia di disgelo e volontà di ibernazione.
mi è piaciuta molto.
bentornato Ax!
ti abbraccio
eos

il 11/01/2012 alle 22:07

mi sembra un invocazione ad una glaciale freddezza per padroneggiare gli inganni del fuoco, della passione...pur nella tristezza e nel dolore l'occhio è fermo e sembra scrutare....bentornato ax, è splendida questa tua prima del nuovo anno

il 11/01/2012 alle 23:08

"arte" sta per "parte" ovviamente...
buonanotte notte Ax
eos

il 11/01/2012 alle 23:12

molto centrata la tua interpretazione e sensazione che esprimi per questi miei versi, sempre lieto di confrontarmi con le tue preziose considerazioni.
Ti abbraccio caramente e ti ringrazio di cuore.
Ax

il 12/01/2012 alle 09:47

grazie Arturo per il tuo commento e per i bentornato, lieto che tu abbia evidenziato le due polarità di questa poesia.
Un abbraccio e buona giornata!
Ax

il 12/01/2012 alle 09:49

Molto bello e piacevole leggere questa tua magnifica poesia dopo tanto tempo, Ax. Già dal titolo avevo capito che mi sarebbe piaciuta e verso dopo verso mi sono persa nelle tue parole e nelle tue bellissime metafore.
Un'altra delle tue perle, bravissimo...
Ti abbraccio,
helan

il 13/01/2012 alle 23:28

ti ringrazio per il tuo gradito, sempre gradito, commento...
Ti abbraccio caramente!
Ax

il 18/01/2012 alle 09:55