un "come eravamo", o forse un gioco, ma è bella la tenerezza con cui ne parli...un bell'anno caro coin
Al pensiero che c'erano persone più bisognose di voi facendo una vita più sacrificata,ti faceva riflettere durante la giornata di lavoro,che tornando a casa,trovavi tua moglie che era la cosa più importante.Molto bella,dopo la pioggia.
un saluto,eclisse.
buonanno caro arturo. si tratta di realtá romanzata, o meglio poetificata (se ne fossi capace). c'è tenerezza, si.
ho provato a inserire varie cose quotidiane: i doveri di casa e lavoro, la sporcizia, la velocità e la disperazione del mondo esterno, le amicizie smarrite, la stanchezza a fine giornata, etc... su tutto, la routine dell'amore, perchè forse sembra un ossimoro, ma in realtà è proprio quello il miracolo. grazie eclisse.
mi piace il titolo e la memoria a ciglia asciutte, lui, lei, il dopo pioggia. poetico 2012, rich.
buonissimo anno rich.
il titolo è una frase classica, copiato da un paio di musicisti che a me piacciono (john foxx, max richter), i quali a loro volta credo copiarono da max ernst, e quest'ultimo chissà. frase molto evocativa e simbolica che mi piaceva citare in questo contesto.
l'imperfetto è un tempo sospeso, in sè contiene passato e presente, ed esprime benissimo la situazione di cui parla la poesia.
ciao ciao
ma allora sei vivo! anche io lo sono, caso mai non lo sapessi. baxi, dª
vivo ad intermittenza, carissima. adesso mi sono appena riacceso. bello trovare il tuo com.