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Pubblicata il 10/01/2012
Donne piccole abitavano quella casa
parole sparse vi rimbombavano
svuotavano sole di senso ombrate
nel freddo distacco della luce reclusa,
poteva accadere ancora poteva tornare
gli eventi si raccoglievano senza pesare
nell’infinito oblio della ripetizione, negazione
dell'emozione.
Niente scuoteva queste anime fredde
ci provasti a svegliarle con le tue pazzie
le tue passeggiate con i lupi, gli orchi
e le faine notturne. Nessuno riempiva il vuoto
di quell'utero sconvolto dal suo stesso peso.
Prendesti la strada e la strada prese te
mentre le tue vene si rinsecchivano
al passare dell'eroina,
che un mercante forzuto ti spinse dentro
come cibo non voluto, ma necessario.
Nessun pavido ormeggio
guadagnò la tua stima e la strada
divenne il quotidiano odio,
vivere ad essa divenne lo scopo,
aspettando, che il silenzio finisse,
che la luna malefica si stancasse di te,
di martoriarti piccola, rotonda, meteora.
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è bella, ma piu' che bella è vera,e fa riflettere..

il 10/01/2012 alle 21:54

bella

il 08/03/2012 alle 11:43