L’adolescente esce di casa
Drammaticamente contraddittorio
e incerto il cammino da prendere,
scelte difficili a fortiori ratione
piene di lotte interiori,
metamorfosi di pigmalione
gravide di ignote conseguenze.
Voleva staccarsi piano dall’ovile,
con un connotato proprio
pur sapendosi carico di pendenze.
Dopo la gran sciagura famigliare
la prima fuga restò nell’eclittica,
non bastò la reazione sanguinaria,
fu necessaria la seconda, apodittica,
per recidere quella curva eretica
da dove ortodossìa fondò abbagli
e vivere nel mondo senza bavagli.
Adolescente fu dunque l’eresia,
ma volle essere ortodossia,
perciò mandò al rogo innocenti
e tutti li maledisse,
impose le sue leggi ma non disse
che la vittoria fu senza vincitore,
perché sconfitto fu solo l’amore.