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Utente eliminato
Pubblicata il 04/01/2012
Stanotte
sul selciato slavato dalla luna
latrati di randagi
intrecciano paure tra i guanciali
risvegliano presenze degli informi
ataviche e insolenti
dagli oblii degli ancestri

Smarrimento dei sensi
che trasuda
dal petto ballerino

Occhi sgranati oltre le fessure
per catturare un filo di barlume

Qui
tra le fronde argentee degli ulivi
sferzate sotto l’impeto del vento
randagio
trovo rifugio anch’io
ma senza lune piene
da annusare.
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Bella, ricca d'immagini che mi hanno colpito, gradita molto,
ciao.
Andrea.

il 04/01/2012 alle 17:10

bella, nella sua similitudine tra animale ed uomo, e nelle immagini noir e romantiche che hai saputo creare

il 04/01/2012 alle 23:17