PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/12/2011
La scarsa attenzione che poniamo
al controllo delle corde vocali
porta spesso ad esprimersi impropriamente
senza darsi troppa pena per gli effetti
devastanti discorsi sui passati incrociati
e dolori privati fino ad ora taciuti
cosa vuoi da me? cosa vuoi che faccia?
se tornassi indietro rifarei tutto uguale
ma solo godendo un po' di più di ogni istante
con la consapevolezza che uno sguardo
può anche generare
una guerra mondiale
ma quasi tutto il resto è un casuale inciampare

Le scosse della terra catturarono
le attenzioni sopite di intellettuali paraculo
e concerti anormali di note spodestate
furono portati in giro per l'Italia
da maestranze ben pagate di tecnici del suono
ben mascherati da artisti, liberi bohemien.
Laverai col cloro la tua piscina di stronzate
per evitare i parassiti della sacra ragione
e l'avanzata delle scienze inglobò i loro sogni
senza fare rumore, stordendo i portafogli
vinse Democrito e i poveri pitagorici

vinsero su tutto tranne sull'epicureo,
disteso all'ombra dell'ulivo
a bere latte di capra

ora dammi da mangiare dal tuo cielo mentale
fammi vivere la pace che solo tu concedi
con la calma dei tuoi muscoli, mai troppo tesi
fammi sorridere.
E dormiremo sogni elegantemente caramellati
su cavalli alati ritroveremo il sole
perso nell'ultimo tramonto mentre eravamo indaffarati
a stringerci le anime e a trovarne l'amore
fammi ridere di gusto con le storie più belle
coi tuoi viaggi fantastici tra caravelle e stelle
mentre fuori gli animali prendon vita nella notte
le foreste pullulano di esseri malevoli
il nostro letto caldo sarà porto dei pensieri.
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