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Pubblicata il 24/12/2011
Vaga il vento tra i paesi infiniti.
Carezzando alberi,
osservando le strade vuote,
guardando nelle case.

Il buio della notte
avvolge anche i salotti familiari,
dove nella penombra pacifica
risplendono luci colorate
dove si possono ammirare
presepi incantati.

Piano piano
s'addormentano le braci nel camino.
Lo sguardo d'aria allor si posa
al piano superiore dove calda luce vive.
Osserva il vento un bimbo
che s'addormenta,
che sogna il natale,
che buono sorride.

Anche il babbo e la mamma
si lasciano trasportare d'incanto
dal sonno nel sogno.
Tutto tace ora
mute le strade, mute le stelle.
Solo la splendente luna
par voglia parlare,
e così l'amico vento consolare.

-Amico vento non esser triste del silenzio.
La gente questa notte più d'altre dorme e sogna.
Sanno dentro al cuore che è la notte santa
in cui nasce il bimbo salvatore.
Per i bimbi è la notte del dono della bontà,
che un signore porta in questo giorno speciale-.

Allora il vento comprende
il tacer delle stelle.
E prima che il sol venga a cantare
lascia cader il suo candido dono di Natale.
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