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Pubblicata il 21/12/2011
Ancora sei lontano, lui già sente
che stai tornando a casa,
si nota dalla sua irrequietezza,
dall’attenzione con cui guarda la soglia,
i suoi guaiti son di contentezza.
Entri in casa, col suo scodinzolio
capisci cos’è la felicità,
una corsa veloce, un’altra ancora,
ti guarda, ha il dubbio: “si ferma, o se ne andrà?”.
Non parla ma capisce,
ogni tuo movimento non gli sfugge
ti studia, pochi segnali, annuisce che resterai,
alla sua gioia non riesce a dare voce,
aspetta la carezza, questo chiede,
la sola ricompensa per tanta fedeltà.
Tu sei dell’uomo l’amico vero,
come può l’uomo farti tanto male,
abbandono, violenze, farti lottare
con l’odio di chi non sa cos’è l’amore,
amore che per te è sacrosanto,
e senza indugio e senza esitazione,
per il tuo amico ti spogli della vita,
se ci fosse occasione.
Storie senza interesse, senz’altro fine,
storie di vita, storie quotidiane,
unione di un rapporto perfetto
tra grandi amici: l’uomo ed il suo cane.
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hai descritto il mio cane, come si può non volergli bene...
grazie Orazio
con affetto
ninetta

il 21/12/2011 alle 12:34