Il lago sussurra voci lontane.
Le onde muoiono piano sulle rive pietrose.
Le oscure nubi si addensano
allontanandosi all'orizzonte.
Sorge oltre il colle l'aureo sole,
d'oro e azzurro pinge la tremolante notte
che dilegua nel silenzio.
S'agita piano l'acqua,
veste di cobalto velluto,
zaffira pietra dai mutevoli contorni.
Scuotono gli alberi le ignude braccia
alle carezze del maestrale.
E mentre il lungolago diventa nero bagnato,
la mattina è già alta nel cielo,
illuminando la quiete d'un cigno
che nuota vicino al faro.
Si perde il guardo stanco a mirare
la perla candida dell'aurora
e la bruna perla del lago,
mentre nel cielo un cantar di gabbiani risuona.