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Pubblicata il 15/12/2011
Perchè devo lasciare questo mare
che mi guarda senza confini;
in fondo mi conosce più lui
che mia madre,
ci parliamo da tempo;
ammiro il suo rispetto
e silenzio.

Perchè devo lasciare questa gente
e questa città
che hanno fatto di me
la persona che sono;
in fondo le strade che percorro
sono come le mie vene
dentro al mio braccio
e senza queste non posso
vivere.

Perchè non posso dare a questa terra
quello che ho imparato;
in fondo credo nella resurrezione
di qualsiasi corpo,
anche di quell più marcio.

Dimmi perchè
un meridionale che nasce oggi
è un emigrato domani?

Anima migrante,
ad elemosinare un pò di vita,
ad elemosinare un lavoro,
ad elemosinare un pò di rispetto.

Ma chi se ne va da qui,
affida le proprie lacrime
alle onde che sbattono sui lidi
durante ogni tempesta.
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che versi meravigliosi e inquietanti...i nostri giovani, i nostri figli gridano con tutta la loro disperazione "perchè"???? e tu hai dato loro una voce altamente lirica e incisiva...mi complimento e ti lascio un abbraccio solidale...

il 16/12/2011 alle 20:36

Grazie mille deamor,
i miei versi, credo, esprimano un disagio sociale fortissimo.... "perchè?" non è solo una domanda ma un grido di aiuto a chi concretamente potrebbe fare qualcosa ma non lo fa poichè inserito in una struttura sociale parallela che gli consente di lucrare sui problemi chi non può esercitare la sua rivalsa.
grazie ancora per avermi letto.
Un abbraccio anche a te

alter

il 17/12/2011 alle 10:59

da meridionale sono con te, quanto amore pr la nostra terra! vissuta più di altri in maniera viscerale ma sempre con lo spettro del migrante..sia per gli studi che per il lavoro..con il cuore sempre pieno dei nostri profumi..
ninetta

il 17/12/2011 alle 16:46

"con il cuore sempre pieno dei nostri profumi....." : già...sempre!!
grazie per aver letto la mia poesia
un abbraccio

alter

il 17/12/2011 alle 18:14