PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/10/2002
Stasera
Amore mio
Ho una grande nostalgia
Di Parigi.
L’aria di quiete
Antica
Che si respira
Lungo la Senna
I grevi profumi della carne
Umana
Di Pigalle
Il mistero del Baphomet
La maison du Cagliostro.
Le luci e i colori
Di palazzi del sapere
Le chiese dalle strane guglie
Le vetrine musicali
La gente per la strada
Fiume umano inarrestabile
Incontenibile
Che ti abbraccia
Ti avvolge
Ti trascina
E ti porta nel cuore
Dell’antica città
Dove risuona l’eco
Di teste mozzate
Dalla ghigliottina
Baluardo di libertà civili.
Lontano
Una fisarmonica accenna
A stereotipi motivi
E una coppia balla
Sotto un perfido lampione.
Una candela si consuma
Mentre bevo un cognac
E tu mi parli
Mi baci
Ti fai serpente su di me
E t’amo
Accompagnando la tua schiena
Mentre schiudi le ali
Urlando il mio nome.
Un bicchiere freddo
Di biondo champagne
Nebulizza il piacere
Diffuso
Tra umori e musiche
Di quella stanza
Con le finestre sul Sacro Cuore.
E la città sorride, s’infervora
Lanciandoci coriandoli!
Ti prendo la mano
E ti porto all’Etoile
Di corsa
Con l’affanno.
Tu sorridi e mi chiedi di non tornare.
Mi scivola la penna
E una lacrima sfugge
Al controllo severo
D’una fronte corrugata
Che compone
Dirige
Pensa
Sogna
Sempre te.
E allora
Partiamo!
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

...un pò di pace nemo...anche per te
...dolci ricordi "vivi" fra passato e presente...
...ieri e oggi...con la speranza che divengano..."domani"
...un bacio...simy

il 17/10/2002 alle 04:51

Constato come ilsito sia attivo anche di notte!
Grazie, Simy.
Un sogno ad occhi aperti alimentato da grande speranza.
N.

il 17/10/2002 alle 07:57

Mi associo al commento di Simy, che trova sempre dolci parole.
Trovo veramente bella la descrizione di Parigi, ricca di immagini che solo un grande poeta può trasmettere. Se la legge il Sindaco di Parigi la utilizza per fare pubblicità alla città.
Un caro saluto
Domenico

il 17/10/2002 alle 10:14

Caro Domenico, Ti dirò che l'idea mi alletta molto.
Parigi è una città che conosco benissimo e che amo
in modo assoluto.
E' una città al femminile per antonomasia (come Londra per il maschile).
Sogno e realtà, fantasia e corpo insieme, delle cose che amo.
Graziew.
Ernesto

il 17/10/2002 alle 10:21

Caro Ernesto, rivivo con te il ricordo della bella Parigi, escono fuori dalle tue righe le immagini dei luoghi più caratteristici della città e tenerezze associate.
Molto bello come ricordo sentimentale, ottimamente chiuso da bei versi molto lirici.
Un abbraccio
Axel

il 17/10/2002 alle 10:35

....ti leggo e rammento il profumo del lungosenna al mattino presto...strano che ,con tutte le sue attrattive, sia quello il ricordo più vivido che ho....

molto bella nemo...un saluto ...cri

il 17/10/2002 alle 10:42

Caro Axel, ti ringrazio per il commento.
L'immaginazione è alimento della mia vita, in questo momento. E ogni cosa appare vissuta, percepita in un'ottica che prevede la coesistnza di un'altra persona accanto a me.
E ........si viaggia con la fantasia!
Un abbraccio anche a Te
E.

il 17/10/2002 alle 10:46

Evidentemente legato al momento intenso di vita che stavi provando.
Personalemente il posto che prediligo di Parigi è piazza dei Volsci, dove sorgeva l'antico Palazzo Reale.
E il quartiere ebreo.
Ma tralasciamo St. Germain?
Come diceva un matematico prestato alla filosofia, il tramonto più bello è quello visto in compagnia di chi si ama.
E il ricordo si sposa col sogno!
Grazie.
N.

il 17/10/2002 alle 10:49

Io non posso che illuminarmi di queste romantiche immagini.
Per me Parigi rappresenta una delle tappe più belle della mia vita.
Delicata e romantica,
compllimenti Nemo!
;-)
M'

il 17/10/2002 alle 11:17

bello questo tuo ricordo,e ster

il 17/10/2002 alle 13:14

Parigi ha un fascino particolare: di giorno, di notte, al'alba, al tramonto.......
Però, da quella gran Donna che è, ama essere corteggiata e vezzeggita e allora si disvela e ti dà il meglio di sè.
Manco da Parigi da un po' di tempo e la nostalgia di tante cose, il ricordo di tanti avvenimenti, luoghi, ha fatto il resto...........
Poi, come avrai letto, ho avuto un attimo umano di smarrimento.....
E mi sono ritrovato qua!
Grazie.
N.

il 17/10/2002 alle 16:34

Parigi ha un fascino particolare: di giorno, di notte, al'alba, al tramonto.......
Però, da quella gran Donna che è, ama essere corteggiata e vezzeggiata e allora si disvela e ti dà il meglio di sè.
Manco da Parigi da un po' di tempo e la nostalgia di tante cose, il ricordo di tanti avvenimenti, luoghi, ha fatto il resto...........
Poi, come avrai letto, ho avuto un attimo umano di smarrimento.....
E mi sono ritrovato qua!
Grazie.
N.

il 17/10/2002 alle 16:34

Grazie; attenta e gentile come sempre.
N.

il 17/10/2002 alle 16:36

Che piacere leggerti in questa caro Ernesto! Un poco alla Prevert, sulla bella Parigi dal gran fascino che so e soprattutto con uno spirito (il tuo) che ho trovato assai aperto e volitivo, in armonia con la consapevolezza piena dell'amata presenza che sempre ti accompagna e con la quale affronti anche questo viaggio. Una bella poesia della ricchezza.
Il poco tempo disponibile in questo periodo mi impedisce di trattenermi sul sito come vorrei. E scrivo pochissimo per me! Oggi ho letto tre brani per commentarne due! A questo non ho voluto rinunciare.
Un caro saluto Ernesto (a proposito, ma non ci si doveva incontrare una volta a Roma? Mettiamolo in conto presto se ti va)
Max

il 17/10/2002 alle 19:00

sei tu gentile ester

il 17/10/2002 alle 21:19

Grazie per l'apprezzamento e il commento.
Sì, il mondo della fantasia legato alla realtà, il ricordo unito alla speranza. E una partenza con chi so io non mi dispiacerebbe affatto posto che da solo resto qui a vagolare con il mio spirito guerriero.
ti dirò che anche io sono preso dalla attività lavorativa e sto producendo poco. Forse è un bene per me e per gli altri. Non me lo ha ordinato il dottore di scrivere poesie mentre constato che ci sono parecchi medici che la pensano diversamente e in diverse parti d'Italia.
So della cena. E' concomitante con l'anniversario della morte di mia madre. Ero figlio unico e morì che avevo 19 anni. Il ricordo è sempre vivo. E ho sempre avuto il rispetto per la vita e il culto dei penates. Mi ha aiutato molto anche in questo strano periodo della mia vita.
I tuoi commenti per me sono un privilegio in quanto ti stimo e ti reputo un uomo libero.
Come lo sono sempre stato io: solutus!
Grazie, un abbraccio e a un certo e futuro incontro
Ernesto

il 18/10/2002 alle 00:06

Grazie, Ale!
ho cercato un'armonizzazione tra passato, presente e futuro, tra ricordi e sogni.
N.

il 18/10/2002 alle 00:13

Scusami tu se ti leggo solo oggi...
Grazie e un bacio anche a te!
Er

il 19/02/2006 alle 19:21