Viziosa come le più avide e pragmatiche signore della notte, il suo sibilo sottile ti carezza impercettibile, mentre con mano segreta ti ferisce l'anima.
Lentamente sporca di malafede ti suggerisce timori e ansie, e lascia che la tua paura poi costruisca il resto.
Quando entra in noi, tutto diviene pioggia, rivoli di lacrime ricoprono i prati di papaveri, nati tra i nostri boschi interiori.
Fermala prima che possa coglierne i fiori, fermala prima che ne carpisca il segreto, infima e pericolosa e la sua voglia di conoscerti.
Non lasciarle accarezzare i tuoi pensieri, i sogni non possiedono mani infedeli.
Viziosa come le più avide e pragmatiche signore della notte, la paura entra nei nostri castelli, per accendere il fuoco eterno della non vita, ma se la riconosci, dissolverà i suoi malefici mostri dinnanzi ai tuoi occhi.
La paura si nutre della paura.