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Pubblicata il 17/10/2002
Viziosa come le più avide e pragmatiche signore della notte, il suo sibilo sottile ti carezza impercettibile, mentre con mano segreta ti ferisce l'anima.

Lentamente sporca di malafede ti suggerisce timori e ansie, e lascia che la tua paura poi costruisca il resto.

Quando entra in noi, tutto diviene pioggia, rivoli di lacrime ricoprono i prati di papaveri, nati tra i nostri boschi interiori.

Fermala prima che possa coglierne i fiori, fermala prima che ne carpisca il segreto, infima e pericolosa e la sua voglia di conoscerti.

Non lasciarle accarezzare i tuoi pensieri, i sogni non possiedono mani infedeli.

Viziosa come le più avide e pragmatiche signore della notte, la paura entra nei nostri castelli, per accendere il fuoco eterno della non vita, ma se la riconosci, dissolverà i suoi malefici mostri dinnanzi ai tuoi occhi.

La paura si nutre della paura.
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il 17/10/2002 alle 13:10