Macchie gialle i fiori, gli occhi, del tuberoso
elianto oggi, fissi lo stelo poco mosso, il dio sole
ignorando che le noma e nutre di splendido
splendore fissano altrove: occhi lacrimosi
la meta dello sguardo intenso questo doppio
scambievole amoroso sguardo, gialli fiori
che un tempo già lontano non dimenticato,
questo il motivo di questo pianto il mio,
mio padre alla mamma da rive di quei fossi
tolti, generosa serra non avara e a man povera
gentile, in fasci umile dono d’amore le portava,
senza profumo più delle rose diceva profumati
senza valore per lei ricordo più care di una gemma,
amor semplice rurale onesto contadino, alle rose
penso da me nel tempo ai vari amor donate alle
spine in dono nel tempo spesso invece ricevute.
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Fiori gialli stellati del topinambur ( helianthus tuberosus)