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Pubblicata il 30/11/2011
Fiumi di parole che sgorgano dalla tua bocca
Vengono fuori rigurgitate con cattiveria
I tuoi occhi come frecce che non sbagliano il bersaglio
Si conficcano nelle mie pupille
Ipnotizzandomi in quella tua espressione da cane furioso
Urli, bestemmi,rovesci e spacchi
Vista da questo divano sembrerebbe un attacco isterico
Continuo a bere
Continuo a guardarti
Continui con il tuo spettacolo per i vicini
Continuiamo ad amarci nella nostra maniera
Siamo i burattini pazzi di questo quartiere perbenistico
E tu ancora urli dopo ore
Non ricordo neppure perché e iniziato questo inferno
Non sento più le tue pesanti parole
Il mio pensiero vaga nella stanza
Ti schiva, t’ignora
Lasciando libero il tuo sfogo
Di lacerarmi l’anima
Poi ti avvicini mi dai uno schiaffo sul viso
E vai via chissà dove
Meno male!
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