Vive piano,
appena sbocciata la primavera
dalle nevi del sonno del mondo.
Il sole dolce illumina il cielo
dorando i fasci ove le nuvole non sostano.
Forse verrà a piovere,
forse verrà il radiante calore,
è il mistero di marzo
che irriverente gioca con il tempo
tra brutto e sereno.
Qui dove la collina s'incurva,
tra fili di smeraldo profumosi di rugiada
si mira l'infinito e gli aberi vestirsi
di rosa, bianco, giallo, verde.
Un leggero zefiro passa,
e cullando i soffioni che dormono
porta nel cielo la neve calda della primavera.
Bianchi, dorati, così volano
scia luminosa del tempo che viaggia
e risveglia tutto intorno.
Vivere qui a capo della vallata
il mutare della natura,
l'avanzare dei colori, l'esalare degli odori.
E piano, essere sospeso nel tempo della realtà.