Ciao Andrea,vedo che l'inverno ti ispira,però non mi piace quel tuo guardare che si perde nell'infinito.
Da ramo a ramo il passero trova il suo nido.
ogni allusione è puramente amichevole.
tanti saluti,Aldo.
nel finale si realizza il volo pindarico del poeta che diviene parte dell'infinito e dell'immenso.
poesia di stampo classico molto ricercata e piacevole.
i miei complimenti!!
L.
Ma l'infinito è dove l'uomo ritrova se stesso e si realizza come parte del mondo che lo circonda e comprende di non essere solo.
Saluti amico mio
Andrea.
Grazie, commento molto apprezzato. Felice del gradimento.
Andrea.