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Pubblicata il 15/11/2011
Alba e nuvembre
e gira e gira a rota
albere annure
e fogie ormai ngiallute
ca o viente cunnulea
nzieme o passate.
Sole ca sfiore
l'aria infredduluta
ricce e castagne
E legna stagionata
fuoco e camine
scintillante e vite
e l'anno cagna
l'ultimo vestito
l'autunno s'alluntane
e vierne invita
alba e nuvembre e...
gira e gira a rota!

L.A.
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il ciclo eterno delle stagioni...gira la ruota tra gioie e dolori ma anche il gelo dell'inverno imminente è mitigato dal calore degli affetti familiari.
molto bella.
baci
eos

il 16/11/2011 alle 10:23

almeno quel ciclo l'uomo che deturpa...non può toccarlo...la natura resta una forza in mani onnipotenti.grazie del commento .annarella.

il 16/11/2011 alle 10:41

che bella poesia Annarè,
è quattro stagioni
strette insieme,
gira e gira a rota
e l'anni passano
un'adderet'à "ll'ato.

Baciotto Marygiò

il 28/11/2011 alle 13:29

Bella questa tua poesia in vernacolo,
ricca di metafore per raccontare
del tempo che passa
e nella visione di questo novembre,
vediamo le modificazioni
degli alberi che restano
nude foglie ingiallite
spazzate dal vento.
Ed ecco che arriva l'inverno,
con il freddo e il calore della gente,
scintilla nelle fiamme
di un camino acceso
festeggiando la fine dell'anno...
E continua girare
la ruota del tempo.
Bella composizione.
Dora

il 30/11/2011 alle 11:49

grazie del commento molto appropriato.piacere di piacerti!.annarella.

il 01/12/2011 alle 15:39