di buon'ora e di lavanda
aria ondeggia profumante
e dai terrazzi a cedri e limoni
le pupille albeggiano del giorno
ma sempre la rosa arrossa
agli scogli sirenanti
neniose le labbra
e in controcanto le scale d'amalfi
la sera salgono che verrà
a celesti lampare appesa
se oggi fuori è il sole
dentro si sta nella luce
mediterraneo specchio
che tradire non può
il senso umano dei delfini
e
i sassi dei fiordi
in bassa marea furore
come di sponde d'onde profonde
candido schiumaggio
alle montagne
di case assiepate
coi piedi nel sale
tra amalfi e furore
un giorno o l'altro di ottobre 2002