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Utente eliminato
Pubblicata il 09/02/2001
Sui verdi prati della mia terra
dove l'erba cresceva
come le mie speranze e i miei sogni
io ebbi corse di libertà
nella fanciullezza.
Si alzava l'aquilone
su cieli tersi di primavera
e
fra grida festose di bimbi
aveva giochi
per immagini d'infinito
tra le braccia del vento.
Ricordo quei tempi
ricordo l'aquilone
il suo volare pazzo
la sua voglia di liberarsi
dal filo che tenevo
stretto nella mano
ed io ridevo
gridavo
correvo
tenendolo prigioniero del mio gioco.
Ma nella corsa al domani
la vita invertì quel gioco
ora sono io l'aquilone
ma il filo non so
chi lo tenga nella mano.
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