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Pubblicata il 12/11/2011
il vento caldo
s'e' fatto rovente
mentre la pelle arde
d'un fuoco senza fine
si spezza il ritmo
nel tempo dei sospiri
e le bocche s'aprono
a urla silenziose

ora c'e' luce in cielo
squarcia via la notte
prismi violenti
ruotano impazziti
ti stringo a me
come rubarti al mondo
mentre il respiro folle
s'e' perso fra le dune.
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molto bella, uno squrcio nlla notte.

il 12/11/2011 alle 12:17

molto bella, si sente quel vento caldo..
ninetta

il 12/11/2011 alle 15:45

visionaria, non ha né più né meno di quello che dovrebbe contenere: mi ha soddisfatto la tua luce, rich.

il 12/11/2011 alle 15:48

Si accende il cielo quando due corpi raggiungono l'attimo sublime.
Grazie Gianni

il 12/11/2011 alle 19:06

Grazie Luca.

il 12/11/2011 alle 19:06

L'emozione di un attimo che non ha eguali per gli innamorati.
Grazie Ninetta,

il 12/11/2011 alle 19:12

Potevo chiamarla orgasmo, ma non era molto poetico il titolo.
Grazie Rich.

il 12/11/2011 alle 19:14

Un lessico stupendo in uno stile particolarmente elegante e passionale insieme per dire di un incontro d'amore quasi rovente....
E' una poesia bellissima da leggere e da "sentire".
Bravissimo Luigi.....un caro saluto,
helan

il 12/11/2011 alle 21:36

E' una LUCE che ci appartiene cara Ela, e la desideriamo ogni volta che stringiamo il corpo amato. Un lampo accecante che fa ribollire il cielo.

il 13/11/2011 alle 23:20