La mia esistenza è copiare,
la mia realtà non può parlare.
Tutto e tutti posso diventare,
ma me stesso non riesco a realizzare.
E tempo passa,
sempre un'immagine diversa.
Prima giovane e poi vecchia.
Prima brutta e poi bella.
Gente che si lamenta dell'apparire,
quando di ciò dovrebbe gioire.
Son lo specchio che vede il mondo,
quello triste e quello gicondo.
Ho visto alla finestra il mio riflesso
il continuo scambiarci immagini
mi ha fatto trovare l'eternità in esso
l'infinito che della realtà sta ai margini.