PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 03/11/2011
Ricordi Alice quel bianconiglio,
col panciotto e l'orologio?
Correva.
Sempre in ritardo,
sempre in affanno.

Sogno o realtà,
illusione o verità?
Spesso tutto è uno,
uno è tutto.

E cadevi, scendevi,
giù ove la gente
cammina a testa in giù,
per entrare in quel mondo di fantasie,
per imparare in quel mondo di meraviglie.

E tra cappellai matti
tra ridendi stregatti,
trovasti la via per la tua vita,
trovasti te stessa come un sogno.

Tutto ciò,
per crescere e apprendere
che è molto meglio compier qualche follia,
che vivere in paura e monotonia.
E che non ti sembri poco,
poichè è dono più grande
che si può fare ad un uomo.
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In questa tua rilettura su Carrol, hai messo in risalto che il dono più bello per crescere e apprendere e avere un pizzico di follia e tanta immaginazione.
Bravo Andrea.
Dora

il 03/11/2011 alle 10:31

fascinosa lettura
un affettuoso saluto
ninomario

il 03/11/2011 alle 11:27

grazie, sono lieto di aver trasmesso l'idea che volevo, grazie del passaggio, ciao
Andrea

il 03/11/2011 alle 20:11

grazie troppo gentile, affettuoso saluto anche a te nino,
ciao Andrea.

il 03/11/2011 alle 20:12