struggente la contrapposizione quercia-bambina : quel desiderio di tenerezza che si concretizza solo alla fine, quando la quercia forte e inaccessibile piega ormai i rami e si avvia al crollo e la bambina è ormai una donna. E i ruoli si invertono e sarà la donna a sostenere ciò che resta di un uomo ormai in ginocchio.E così dentro te la bambina continuerà a sentire la mancanza di un papà forte ma tenero, accessibile. Purtroppo secondo una certa mentalità un uomo non sarebbe stato tale se avesse mostrato anche tenerezza.
coinvolgente questa tua poesia ,come un singhiozzo trattenuto che esplode alla fine nel pianto liberatorio degli ultimi versi.
bravissima Anna!
baci
eos
Lirica bella e profonda che disegna un iter di vita in tempesta di solitudine e di visione degli altri, lontani, a tratti, da te.
Er
Bellissima intensa e "visiva" poesia.
Con l'occasione a quella quercia d'Uomo di tuo Padre dedico questa mia poesia datata.
* Oh, grande Quercia secolare
che desti la legna al mio bisnonno,
anch'io quest'anno ti voglio potare
e scaldandomi con te prendere sonno.
Or che non ci sei più che gran tristezza,
quel palo al posto tuo, è 'na schifezza.*
Ciao, Zio Gianni
molto bella questa poesia per i contenuti e lo stile.La tua bravura ha la capacità di far rivivere una vita intera come se si partecipasse in prima persona.la chiusa da sola dona brividi e tenerezza.
un abbraccio
ninetta