PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 27/10/2011
Non ricordo di te vernacoliere,
solo delle spume che ti guizzavano
gli occhi, mentre accendevi
furioso il sigaro senza marca.

Le inutili passeggiate a colorare
il vento, così mi dicevi,
eppure ti fermavi nel deserto
del bar a chiedere buon vermut.

Le cosce arrampicate della
Claudia,sollazzi del buon dio,
e sotto a rimpolpare avidi
scossoni.

Non s'è artisti finché non ci
si sente soli, oggi ripeti,
ma io non ti ho letto per nulla,
se non nella denuncia
di esproprio alla locanda.
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ma e' stupenda!

in apparenza sommessa, passa all'inizio quasi inosservata, anche per quel titolo che distrae e fa pensare a cosa poco seria... poi la leggi, i versi sbucano come perle ora gentili, ora ruvide... le espressioni sono sapienti, ci sono lezioni di vita, sofferenze appena confessate, riferimenti misteriosi e l'illogicita' che e' il sale della poesia. il ritmo lento avvolge come fumo di sigaro senza marca. l'odore e' forte ma buono.

mi vado a leggere altre tue.

baxi, dª

il 27/10/2011 alle 09:07

merci...alla prossima.....

il 27/10/2011 alle 13:23

"le inutili passeggiate a colorare il vento"....non lo hai letto e penso ti sia perso molto, il colore dell'aria! mi affascina questo verso.
ciao
eos

il 27/10/2011 alle 13:39

dopo quando esco me lo sfoglio per bene..a presto...

il 27/10/2011 alle 14:49